(detto
il Magnìfico o
il
Grande o
il Legislatore). Sultano ottomano. Figlio di Selim I,
succedette al padre nel 1520, estendendo notevolmente il dominio turco verso
Oriente e verso Occidente e ponendosi come il continuatore dell'Impero
bizantino. Nel 1520 conquistò Belgrado, cacciò i Cavalieri
gerosolimitani da Rodi e si rivolse contro il Regno d'Ungheria invadendolo
più volte. Dopo aver allargato il proprio dominio alla Mesopotamia e
all'Anatolia orientale, a danno soprattutto della Persia, raggiungendo
l'Azerbaigian e conquistando Baghdad, nel 1526, nella battaglia di
Mohács, si impose definitivamente sul re d'Ungheria Luigi II Jagellone,
prese Buda e favorì l'ascesa al trono del nobile ungherese Giovanni
Szapolyai. Quando il trono ungherese venne insidiato da Ferdinando d'Asburgo,
riprese Buda, assediò Vienna (1529) e riuscì a sottomettere parte
del Regno riducendo la Transilvania a Stato vassallo del suo Impero. Fece
inoltre sentire la propria influenza sul Nord Africa e su tutto il bacino del
Mediterraneo, conquistò Lepanto, Tunisi, Corone e annesse il principato
di Algeria avvalendosi soprattutto delle imprese di Khair ad-dīn
Barbarossa. La morte di Szapolyai (1540) rimise in discussione la successione al
trono ungherese e
S. intervenne nuovamente per evitare che Ferdinando
d'Asburgo si impadronisse del Regno. Sconfitte le truppe austriache a Pest nel
1541, riconobbe la successione del figlio di Szapolyai. Nel 1548-49
iniziò una nuova campagna contro la Persia che portò
all'annessione della regione del Lago Van; poco più tardi
conquistò anche l'Azerbaigian e nel 1555 strinse un accordo di pace con i
Safavidi. Mecenate generoso e amante delle lettere e delle arti, fece di
Costantinopoli il centro principale della cultura islamica, dotandola di
biblioteche e centri di cultura, abbellendola inoltre con grandiosi monumenti,
tra cui la moschea che porta il suo nome. Poeta di pregevole talento, compose un
canzoniere che pubblicò sotto lo pseudonimo di
Munhibbī.
Subì l'influenza della favorita Rossellana (
Khurrem Sultan) e del
gran visir Rustem Pascià, da cui fu indotto a uccidere il figlio
primogenito Mustafà, per favorire nella successione al trono il figlio
Selim II, avuto da Rossellana (1495 - Szingenvàr, Ungheria 1566).